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Una fungaia sotto vetro |
Incontro spesso nel Web forum, discussioni e chatt per le fotocamere più o meno famose, lasciando a ruolo di secondo piano le ottiche, ma anche per queste si potrebbero scrivere non fiumi ma oceani di parole. Il problema in questa pagina mi fu suggerito da un oscuro mittente di posta elettronica qualcuno dimentica tra le domande di inserire la E-Mail per la necessaria risposta . Questo tenebroso del Web mi chiedeva come ripulire da muffe le lenti di vecchi obiettivi Leica. Il grande male sofferto da tutte le fotocamere con un bel po’ d'anni sulla "calotta", sono le muffe, perfettamente visibili a mò di ragnatele sulle lenti. Come tutti i mali oscuri rimangono tali nelle fase di espansione, così sarà molto improbabile che il fotografo si accorga di queste presenze viventi tra le lenti, specie se la fotocamera è del tipo a telemetro. Il campanello d'allarme è dato dalle foto che risultano alquanto sfocate o per meglio dire con strani effetti flou, se siamo dei ritrattisti; nel caso i nostri soggetti preferiti sconfinano con paesaggi e grandi spazi il primo effetto sarà con molta probabilità una perdita di luminosità dell'immagine. |
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Lenti con colonia di muffe al 1° stadio |
Lenti con più colonie e relativa perdita di luminosità 2° stadio |
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Due elementi favoriscono la proliferazione di questi funghi: l'umidità e la stagnazione dell'aria; per la prima converrà tenere dentro la borsa fotografica bustine di silica gel, ottimi sacchetti mangia-umido, che spesso troviamo negli imballi di elettrodomestici e che puntualmente buttiamo, ritenendoli un inutile prodotto della modernità. Per l'altro nemico è presto detto; il nostro corredo ben chiuso in borsa all'interno dell'armadio o nello stanzino trascorrerà tutto l'inverno intrappolato in un’aria stagnante, fredda e a volte umida: ecco l'habitat di queste muffe! Se come immagino il pronto borsa della fotocamera è in cuoio naturale, abbiamo scoperto dove ristagnano le micidiali spore! |
Ebbene è giunto il tempo di sfatare un altro grande mito, non è per niente vero che funghi o muffe in questione prosperano felicemente nell'oscurità: tutto al più la maggior parte di loro crescono al buio, semplicemente perché non hanno bisogno di luce; mentre qualcuno giustamente mi ricorda che la luce è spesso fonte di calore e portatrice di raggi ultravioletti: altri grandi nemici dei funghi ! A questo punto qualcuno sarà passato a vie di fatto, utilizzando varie misture per la pulizia delle lenti ma con il risultato di rendere più brillante e più visibile quella maledetta ragnatela.Ed Romney, uno dei più autorevoli riparatori d’oltre oceano, propone un composto alquanto efficace di ammoniaca e perossido d'idrogeno in pari quantità, sempre dopo aver ripulito con un morbido pennello la superficie vetrosa da polvere sicuramente frammista ai micidiali microgranuli di silice, che rigano con facilità le lenti . Ma se le ragnatele sono all'interno delle lenti, la nostra opera per quanto amorevole non sortirà nulla di positivo. Ultima spiaggia sarà il riparatore di fiducia, che staccando le lenti dal barilotto effettuerà una pulizia radicale, ma anch'esso dovrà arrendersi alla vista di muffe all'interno di lenti cementate a gruppo. In questo caso non ci rimane che il ricordo di tante belle foto realizzate con quell’ottica. |
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Ramificazioni molto estese con perdita di nitidezza (effetto flou) |
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otturatori |
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Metz45ct |
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funghi |
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